Dobbiamo distinguere due tipi di investitori professionali:
– gli investitori informali
– gli investitori istituzionali
Entrambi hanno una caratteristica in comune :
sono dei soci solo esclusivamente temporanei, in quanto dopo 3/5/7 anni rivenderanno le proprie quote al fine di ottenere una plus-valenza. Perché questo è il loro core business.
Gli investitori informali, sono i cosiddetti BUSINESS ANGELS.
Persone fisiche, ex imprenditori di successo e Manager, con un patrimonio personale medio di 2/3 milioni di euro, che hanno il gusto di gestire un business, il desiderio di acquisire una partecipazione in aziende con alto potenziale di sviluppo e l’interesse a monetizzare una significativa plusvalenza al momento dell’uscita.
L’obiettivo dei Business Angels è di contribuire alla riuscita economica di un’azienda e alla creazione di nuova occupazione.
Si tratta, in pratica, di investitori “informali” di capitali di rischio, che favoriscono aziende e imprenditori, nella possibilità di tradurre le idee in impresa.
Differentemente dagli investitori informali, gli investitori istituzionali sono quei venture capitalist che gestiscono dei fondi di investimento attraverso delle societa’ di gestione del risparmi, le cosiddette SGR, Societa’ di Gestione del Reddito.
Notevolmente diversificato e’ il mondo che caratterizza i fondi di investimento; possiamo comunque sintentizzare come segue :
– Fondi di seed capital
Indirizzano i propri investimenti in neo-aziende provenienti da operazioni di spin off o nella fase iniziale della loro attività.
Ogni intervento del fondo è di norma compreso tra euro 0 (zero) e 0,500 milioni.
– Fondi di venture capital
Indirizzano i propri investimenti in aziende provenienti da operazioni di spin off o nella fase iniziale della loro attività.
Ogni intervento del fondo è di norma compreso tra euro 0,5 e 2,5 milioni.
– Fondi di private equity
Investono prevalentemente in aziende con fatturato minimo di 10 milioni €, solitamente aziende di successo che desiderano espandersi, caratterizzate da una buona redditività attuale o potenziale e da un piano di sviluppo credibile.
Assume partecipazioni attraverso operazioni di expansion o buy-out il cui valore è tendenzialmente nell’ordine di svariati milioni di euro.
– Fondi di replacement
Investono in aziende che necessitano di modificare la propria base azionaria/societaria, alla quale offre oltre al capitale di rischio anche la propria consulenza
– Fondi di tournaround
Investono in aziende in crisi. In questo caso la parte prevalente dell’intervento riguardera’ la consulenza e la negoziazione con i creditori, mentre l’intervento finanziario svolge un ruolo secondario
salve, desidero mettermi in contatto con lei. grazie